«Totò nacque il 16 febbraio del 1898 in via Santa Maria Antesaecula, nel quartiere Sanità, il groviglio di vicoli che circonda la chièsa. Stupefacente. Il conte che aiutò il principe De Curtis. Lui, comunque, ci scherzava su. Un nuovo importante appuntamento al Bif&st 2017 - Bari International Film Festival.
Totò e gli allegri fantasmi. Ex repubblichino, colto e intraprendente: ecco l'araldista Pelliccioni Carlo ed Enrico Vanzina hanno ripercorso nella loro Masterclass al Teatro Petruzzelli la carriera del padre . Il sacerdote sottrae per un attimo all’archivio parrocchiale un grosso e polveroso volume, uno dei settantadue libroni che raccolgono l’elenco dei battezzati dal 1598. E' stato il principe della risata e principe lo era davvero, figlio illegittimo ma poi riconosciuto di un nobile. Morì il 15 aprile 1967, per infarto, il principe Antonio de Curtis, in arte Totò. "Fare le facce era per Totò usare il corpo, oggi le facce si fanno con una icona digitale", ha fatto notare. Il grande Principe de Curtis signore, modestamente, lo nacque per davvero. Esistevano due Totò diametralmente opposti che convivevano nella stessa persona. È un inedito, la prova definitiva che le polemiche durante molti anni sulla «metamorfosi anagrafica» del grande Totò non erano che illazioni. La nostra pizza 'O cappiello 'e Totò era un omaggio doveroso, se si vuole anche un tributo a quello che ha rappresenta e rappresenta per la città, anche come ambasciatore partenopeo nel mondo. T utto il mondo lo conosce come Totò, ma il suo vero nome è Antonio de Curtis, anzi, per l'esattezza il suo nome intero è Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi de Curtis di Bisanzio. Nel corso del 1960, in seguito a ricerche genealogiche sulla famiglia de Curtis e sulla sua identità, Totò venne a conoscenza di un quadro di un suo antenato conservato nel comune di Cava de' Tirreni. Un suo brano raccontava già questo momento”, Il dramma di Alanis Morissette: “Violentata da più uomini a 15 anni. In effetti, la storia della nobiltà del celebre Totò è assai intricata. Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. La passione per la recitazione e la comicità si manifestò in lui, fin da bambino. Dalle tenebre del lockdown alla luce della poesia. 1988 - Ecco la prova che Totò era veramente principe, Sergio De Gregorio, Oggi, Anno XLIV, n.8, 24 febbraio 1988, Giorgio Visconti, «Tribuna Illustrata», 16 maggio 1948, Giorgio Berti, «La Settimana Incom Illustrata», 12 maggio 1951, Luigi Cavicchioli, «Oggi», anno VIII, n.38, 18 settembre 1952, Fabrizio Schneider, «La Settimana Incom Illustrata», anno III, n.20, 27 maggio 1950, «La Stampa» e «Il Tempo», 28 aprile - 24 maggio 1951, Luciano Pelliccioni di Poli, «Orizzonte dei Cavalieri d'Italia»n.4,5,6, aprile-giugno 1967, F.S., «Il Mattino Illustrato», anno IV, n.15, 12 aprile 1980, «Settimana Incom Illustrata», 7 gennaio 1950, Alessandro Porro, «Grazia», 26 gennaio 1958, Ugo Moretti, «Epoca», anno III ,n. 109, 8 novembre 1952, Vanna Riccardi, «Sogno», n.11, 11 ottobre 1962, Luigi Compagnone, «Il Mattino», 11 aprile 1987, Giancarlo Governi, «Radiocorriere TV», anno LXVII, n.30, 29 luglio-4 agosto 1990, «L'Europeo», anno VII, n.38, 10 settembre 1952, Alberto De Marco, «Cronache del Mezzogiorno», 10 gennaio 2000, Vittorio Paliotti, «Oggi», anno XXIX, n.14, 5 aprile 1973, Corrado Pallembero, «Espresso», Roma, 26 gennaio 1946, Angelo Nizza, «La Stampa», 23 agosto 1952, Ivano Cipriani, «Il Paese», 8 maggio 1957, Silvio Bertoldi, «Oggi», anno XXII, n.48, 1 dicembre 1966, Ernesto G. Laura, «Bianco e nero», anno XXVII, n.6, giugno 1967, Fiammetta Rossi, «Radiocorriere TV», anno LV, n.23, 4-10 giugno 1978, Gaetano Saglimbeni, «Gente», anno XXXI, n.18, 8 maggio 1987, Vittorio Paliotti, «Il Mattino», 11 aprile 1987, Titta Fiore, «Il Mattino», mercoledi 15 aprile 1992, Riccardo Sepe Visconti, «Ischiacity», anno VIII, n.34, settembre 2012. Il sito utilizza cookie, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti, fornire funzionalità per social media e analizzare il nostro traffico. In arte Totò. This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. "Alla faccia del bicarbonato di sodio!", direbbe lui. E la sua infanzia povera il principe de Curtis non la dimenticò mai. Io lo nacqui. A lludo al caro Totò. Era cliente di molte librerie antiquarie, collezionava testi ingialliti, li approfondiva con lo stesso interesse di uno sportivo per il linguaggio specialistico di Gianni Brera, inebriandosi all’odore di muffa che sprigionavano.», «Se è giusto dire che ai suoi titoli egli ci tenne parecchio, è altrettanto falso raccontare, come spesso è stato fatto, che posava a principe, che non ti ricambiava il saluto se non lo chiamavi "altezza”, che manteneva le distanze con chi non "nasceva”, che sbandierava il blasone. Inviato da: Redazione in Cultura 11 Giugno 2017 0. Quando se ne presentava la benedetta occasione, la madre accettava qualche lavoro che aiutava a sbarcare il lunario. Gli stessi in cui suo padre, Giuseppe de Curtis, ormai orfano del burbero e testardo genitore, decideva di riavvicinarsi ad Anna Clemente. Chi era Antonio De Curtis in arte Totò, il principe di Napoli Antonio de Curtis, in arte Totò, nasce a Napoli, nel rione della Sanità, il 15 febbraio 1898, da una relazione clandestina tra il marchese De Curtis e la signora Anna Clemente Ripercorriamo la sua carriera in 10 film che, ancora oggi, mantengono intatta la loro comicità. Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Lo sfoglia con gesti lentissimi, quasi irritanti, «perché sono carte delicate», sussurra, «e restaurarle ci è costato un patrimonio». Però insisteva. Il principe della risata. Totò, l'uomo e la maschera. Sua madre, Anna Clemente, lo registrò col suo nome: era una ragazza tutt’altro che nobile, una popolana. Però insisteva. Un ritratto con tanti aneddoti. si delinea un ritratto ben lontano dai luoghi comuni. Antonio de Curtis, in arte Totò e conosciuto anche come "il Principe della risata", nacque a Napoli il 15 Febbraio 1898. Una sera che eravamo a cena insieme diede una mancia di ventimila lire a un cameriere. La racconta Franca Faldini, la sua compagna di sempre, che con Goffredo Fori ha recentemente pubblicato un libro (edito da Tullio Pi-ronti) sulla vita e sulla carriera del principe de Curtis. Totò non discende da Costantino il Grande? Così come il portiere era, di solito, il più scarso del gruppo, il più ganzo (e pigro) . . E di Totò che ricordo ha? Lui diceva spesso: «I titoli non si comprano, li danno i sovrani. Nostro padre era suo amico nella vita e sul set. La pergamena mostra i segni del tempo, ha i contorni smozzicati e a tratti si tinge d'un giallo che rende incomprensibile lo scritto. Forse voleva che gli dicessi che sì erano tristi nella vita. Alla fine, intuendo ciò che avevo tentato di nascondere, mi aveva messo in mano centomila lire. Cinquant'anni senza il Principe. "Credo anche che esistano gli jettatori e, per ingraziarmeli, neutralizzando così i loro influssi malefici, fingo di trovarli simpatici, li tratto bene, arrivo persino a coccolarli". Ci siamo davvero, oggi. Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web per offrirti l'esperienza più pertinente ricordando le tue preferenze e ripetendo le visite. Alla fine gli ho fatto i complimenti. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other. Totò: conosciamo il principe della risata Antonio De Curtis. T utto il mondo lo conosce come Totò, ma il suo vero nome è Antonio de Curtis, anzi, per l'esattezza il suo nome intero è Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi de Curtis di Bisanzio.Totò nacque a Napoli, nel rione Sanità, il 15 febbraio 1898 e morì a Roma il 15 aprile del 1967.Suo padre, Giuseppe De Curtis non lo riconobbe dalla nascita, infatti, per . «Con il 1988 cadono i novanta anni dalla nascita del grande comico napoletano, e allora da Roma i suoi familiari ci hanno richiesto alcune fotocopie del certificato di nascita. Dicono che Totò fosse principe. A Napoli, comunque, il titolo non gliel’hanno mai negato. Cercare di dimostrare che Totò in realtà non era mai stato il "Principe" che tutti avevano creduto e ritenuto mi sembrava come di fargli uno sgarbo, un'inutile e sgradevole offesa alla memoria. CURIOSITÀ SU TOTÒ. Il principe della risata, di cui in questi giorni ricorrono i cinquant'anni dalla morte avvenuta il 15 aprile del 1967, era un habitué della Città della Musica presso cui amava spesso rifugiarsi. Vi sono due specie di titoli: quelli nativi, i quali vengono da famiglie che hanno regnato, e quelli dativi, i quali vengono dati dal re a qualcuno che ha fatto qualcosa. Don Domenico Mazza, 54 anni, parroco di Santa Maria dei Vergini, antichissima basilica di origini trecentesche, indica un’altra pergamena, allegata alla prima, emersa dal vortice delle vetuste carte appena qualche settimana fa. «Intanto Dino Risi, ho fatto due film con lui, Il Profeta e I nostri mariti. Dalle scarpe su misura, che curava personalmente, ai suoi tanti cappelli, era innamorato dell'artigianalità italiana, più di tutto della sartoria. "Papà era amico sia di Totò l'attore che del Principe De Curtis - ancora Enrico - "perché Totò era davvero due persone. Nel corso degli anni, poi, cercò poi una sfilza di altri parenti nobili da cui farsi adottare, come il principe Gagliardi, e alla sua morte aveva collezionato una sfilza enorme di titoli nobiliari. tribunale di Con l'Altezza imperiale io non ci ho fatto nemmeno un uovo al tegamino. Collaborazione storico-biografica: Simone Riberto. I primi passi sulle scene del teatro li calcò con il nome di "Clerment". Infatti, fra i suoi film che il Principe sosteneva di prediligere, c'era questo, anche perché diretto da Roberto Rossellini. «La sua discendenza dalla famiglia Griffo Focas Gagliardi Bisanzio e il diritto a fregiarsi di quei cognomi già gli erano stati riconosciuti con una procedura giudiziaria di fronte alla magistratura napoletana, tanto che questi vennero subito annotati nel Libro d’oro della nobiltà italiana». Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. Se Totò mi stava regalando un pizzico della sua attenzione, significava che tutto era possibile. Di solito i principi non danno simili mance, sono molto taccagni. Totò, o l'arte della commedia bassa (Italiano) Copertina flessibile - 5 ottobre 2015. di Massimiliano Scuriatti (Autore) Visualizza tutti i formati e le edizioni. Gianni Cerasuolo. Poi Antonio partì per militare, e sotto le armi cominciò a esibirsi per le reclute con un discreto successo: l’idea di seguire la carriera artistica maturò proprio in quegli anni. Arturo Lanocita scriveva :. "E ci si pulisca il culo!". Ci siamo scambiati quello che è passato come il bacio più lungo della storia. Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features. A Tognazzi che era irresistibilmente attratto dalle donne, diedi un sonoro ceffone per avermi baciato davvero sul set. Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. " Principe della risata", come . N° 40 del 17/112017 Direttore Responsabile: Carmine Gallucci - Editore: Frammenti d'Autore 2.0 -Copyright © 2017. Napoli, città natale di Totò, grande attore di cinema e teatro, con 97 film interpretati, lo ricorda con tre mostre che raccontano la storia d'amore con il luogo di nascita. La donna infatti ha voluto parlare della prima volta che incontrò nel 1958 sul set del film Totò nella Luna, proprio il famoso che Principe. Si mise in luce prima con il teatro e l'avanspettacolo poi con il Cinema diventando una delle figure di riferimento per tutti i comici italiani. Intervista a Liliana de Curtis, Totò oggi potrebbe essere canonico o ufficiale di marina. - Testata iscritta all', Babbo Natale è già arrivato a Napoli: "Non esistono più le mezze stagioni"|FOTO e VIDEO, WhatsApp, Facebook e Instagram down anche a Napoli, Dall'Atitech appello ai giovani. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously. La figlia di Totò compie 80 anni e svela: «L'onorevole Trombetta ? «Il circo non è finito per niente, è finito quel tipo di circo. Anna Clemente si augurava per il figlio un avvenire da prete o, altrimenti, da ufficiale di marina. Questa voce rientra tra gli argomenti trattati dai progetti tematici sottoindicati. Cinquanta sfumature del principe Totò. Collaborazione storica, fotografica e documentale: Federico Clemente. In questa diversità di versioni una cosa però appare certa: Totò il padre se lo è cercato con forza e lo ha fortemente voluto proprio per darsi quel nome che gli era venuto a mancare da ragazzo. Cullo il pensiero della morte fin da quando ero bambina”, Alessandro Haber: ”Cina invasione lenta, non so cosa c’è dietro la pandemia, ma una cosa è certa”, Claudia Schiffer: “Negli anni 80 noi modelle come rockstar. Anzi, di più: il principe Antonio De Curtis suscitava intense passioni amorose. Elena Anticoli de Curtis racconta suo nonno, Totò. 2,093 likes. Cosa porta?”) ci teneva parecchio». Chi era davvero Totò? "Odio i gatti neri, sussulto se si versa l'olio e non faccio niente di venerdì", dichiarò durante un'intervista. Era un nobile di antiche vedute, irascibile, arteriosclerotico, che magari accendeva il fuoco in casa con preziosi documenti di famiglia ma a certe cose ("Come nasce? Pur tenendo molto al suo titolo nobiliare, pur conducendo uno stile di vita sfarzoso, e pur essendo stato definito più volte un monarchico, Totò, secondo la Faldini, non pretendeva da nessuno di essere chiamato "principe", la sua mania per la nobiltà rappresentava per lui una sorta di riscatto dalla sua difficile vita giovanile. Mi spiego?». Leggi anche: Usato da. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads. Ma il Principe non si era limitato alle parole. «La sua infanzia», afferma la Faldini, «era stata solitaria, circoscritta nel sottovuoto in cui il bambino Antonio veniva relegato dalla delucidante postilla: nato il 16 febbraio 1898 da Anna Clemente, "nubile”. Di certo nessuno può dimenticare il talento e la maestria del 'principe della risata' napoletano, un attore che ha lasciato decisamente il segno nella storia del teatro e del cinema, ma anche nel cuore del pubblico. Nuovo a partire da. Totò conferma di essere Principe e querela chiunque lo metta in dubbio, Una ragazza è la nuova pretendente del trono di Bisanzio, Archiviati dalla magistratura romana gli «esposti» contro Totò, Processo e condanna di Marziano di Lavarello ed i suoi consulenti, Anche una ragazza vuole il trono di Bisanzio, Spassosa guerra fredda fra Totò e la «Casa di Bisanzio». Noto, la città ricorda il genio Antonio De Curtis in arte Totò. Totò, l'uomo e la maschera. Bello, gentile non mi sono innamorata di lui solo perché ero già innamorata. La sua bravura non poteva ridursi a pellicole comiche. Con lui ho lavorato tanto e anche a un film abbastanza profetico, I clown, che finiva con la morte del circo. Quello schiaffo a Tognazzi…”. IL PRINCIPE DELLA RISATA. Al grande comico napoletano Totò che si arrabbiava tanto e seriamente quando non lo si appellava con titolo di «Principe» per il quale ha dato, con attaccamento e tenacia, una vita intera di lavoro. Offerte di lavoro dai 20 ai 35 anni, Va in giro per funghi e si perde: salvato dai Carabinieri, Dopo 29 anni fuori dal Consiglio Comunale: il messaggio di Mario Coppeto. Totò era amante degli abiti sobri e dal taglio sofisticato, accompagnati dalle inseparabili cravatte. Il principe Antonio de Curtis, in arte Totò, ebbe un talento straordinario, anche se tardivamente riconosciuto dalla critica. È facile oggi . Mi ero introdotta in sala piano piano e uno della produzione, forse commosso dalla mia giovinezza, mi aveva fatto sedere. Biografia di Totò: la vita e le opere in ordine cronologico, Collaborazioni alle opere relative all'arte di Totò, Il teatro di Totò: cronologia e tappe delle riviste, Nascita del café-chantant in Italia: saloni, caffè e teatri, L'angolo del collezionista e di chi ama l'arte di Totò, Detti & Contraddetti: l'arte di Totò, il teatro, cinema, poesie e musica, Detti & Contraddetti: Antonio de Curtis contro Totò, Detti & Contraddetti: Antonio de Curtis e la sua filosofia di vita, Detti & Contraddetti: l'umanità per il principe Antonio de Curtis, Detti & Contraddetti: Totò, le donne e l'amore. Con Mastroianni ho girato nella gabbia dei leoni, ero terrorizzata, facevo di tutto per non far sentire ai leoni che avevo paura. E ci siamo. Inimitabile e dalla simpatia travolgente ha fatto ridere intere generazioni, nonostante le numerose critiche ricevute dagli esperti del grande e del piccolo schermo. dall'araldista di Totò, conte Luciano Pelliccioni di Poli, Eugenio De Simone, l'avvocato del Principe. Era il 15 aprile del 1967 e tutta l'Italia era in lutto, perché il cuore di Totò non ce l'ha fatta più. In scena, in questo spettacolo ideato da Enzo Decaro e Liliana Decurtis, c'è uno schermo dove scorrono le immagini . Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie. Se Totò era principe, era dunque un principe molto strano. «L’araldica», racconta Franca Faldini, «fu la sua passione. Il merito de Il Principe poeta sta soprattutto nel dare una veste nuova, più compiuta e più ricca a queste composizioni, stimolando i lettori ad andare oltre l'immortale e bellissima Malafemmena e ad uscire dalla rosa delle poesie più note per scoprire ed innamorarsi di Ludovico e Sarchiapone, Calannario, Chiove, 'E pezziente solo per citarne alcune di quelle a me più care. Dalle scarpe su misura, che curava personalmente, ai suoi tanti cappelli, era innamorato dell'artigianalità italiana, più di tutto della sartoria. Nel quartiere lo avevano soprannominato «’o spione», conosceva le marachelle di tutti, trascorreva ore in appostamento o pedinando coloro che, vuoi per un atteggiamento particolare vuoi per un andirivieni insolito, gli colpivano l’immaginazione. Era interessatissimo ai clown, mi chiedeva come erano nella vita, se erano tristi. Maschera, padre di una comicità senza tempo. Libro + film. Vi è scritto che ad Antonio Vincenzo Stefano de Curtis di Giuseppe e di Anna Clemente, grazie ad una sentenza del tribunale di Napoli del 10 agosto 1946, competono il titolo di "Principe” e la condizione di "Altezza imperiale’’ eguale rappresentante dell’antichissima dinastia dei Griffo Focas Gagliardi di Bisanzio». Il Principe della Risata era difatti un attore straordinariamente versatile, in grado di interpretare ruoli diversissimi e complessi. "È incredibile che non esista un museo dedicato a Totò nella sua Napoli ", ha messo in evidenza Sala. [1] Il principe Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfiro-genito Gagliardi de Curtis di Bisanzio, in arte Totò, morì il 15 . The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. Totò era davvero una persona chiusa e ombrosa fuori dal set? Dopo aver parlato del rapporto del Principe della Risata con la madre e con Liliana Castagnola, il suo primo amore, proseguiamo il racconto del rapporto di Antonio De Curtis con le donne: dal matrimonio con Diana Bandini Rogliani all'incontro con l'ultima donna della sua vita, Franca Faldini, passando per il rapporto filiale con Liliana e quello . Insomma, quel giusto riconoscimento che non ha mai avuto da vivo lo avrà da morto. Si basa sul testo teatrale di Niccolò Machiavelli, anche se Lattuada (regista del film), ne accentua la componente erotica. «Federico amava il circo e con sua moglie Giulietta Masina veniva sempre a trovarci quando eravamo a Roma. Totò, adocchiandomi, aveva chiesto ai suoi: «Chi è quella piccerella?». «Totò» in un numero di imitazione insomma. The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional". Totò, bombetta e dispetti: l'altra faccia di un Principe "mascalzone" La guapperia, le bassezze, i personaggi che per lo più sono piccoli manigoldi che, divertiti, la fanno sempre franca. Un riconoscimento che gli attribuiscono i tanti che stanno incollati ancor oggi davanti al televisore per vedere, magari per l'ennesima volta, i suoi film e che . Il decesso è avvenuto per arresto cardiaco alle 3,25 e vani sono stati i tentativi dei medici di tenerlo in vita. Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Dudas Comento Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, in arte Totò, fu uno dei maggiori esponenti del panorama cinematografico italiano del periodo a cavallo tra il XIX ed il XX secolo, figura simbolo della comicità nazionale, tanto da meritare il . È così possibile conoscere il Totò più autentico, . Ho pensato o è un incosciente o è davvero coraggioso. Era interessatissimo ai clown, mi chiedeva come erano nella vita, se erano tristi. Verso la metà del fascicolo, d’improvviso, interrompe il suo ritmato voltapagina e fa un gesto solenne con la mano, dicendo: «Ecco, qui c’è la prova che Totò era davvero un principe». Gli spaghetti amati da Totò: erano il suo piatto preferito, ecco la ricetta semplicissima della cucina povera napoletana, un vero spettacolo. Ha recitato con una naturalezza incredibile, come se i leoni non fossero a pochi metri. Cliccando “Accetta” acconsenti all'uso di TUTTI i cookie. Dai versi privati del Principe magico nasce l'esperimento analogico/digitale Totò Poetry Culture. Simbolo della Napoli più vera, che sa sempre trovare un motivo per ridere o sorridere, Totò quest'anno avrebbe compiuto 123 anni. Ma Totò era un principe. This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione. L'incontro di Ninetto Davoli e di Pier Paolo Pasolini con il marchese de Curtis" in "L'Unità", domenica 23 marzo 1980, p.11.Nintendo Switch Giochi Sport, Premio Strega 2021 Cinquina, Ristoranti Sorrento Sul Mare Per Cerimonie, Noleggio E-bike Pescasseroli, Buon Sabato Caldo Divertente, Bulldog Americano Bianco E Nero, Apertura Strada Valle Stretta 2021, Tuttocampo Piemonte Eccellenza,